quello che la sera quando si mette a letto, chiude gli occhi e sogna di essere
in moto in qualche posto
bellissimo
quello che sorride sempre quando è
in moto, se non si sente felicesignifica che usa la moto solo per
evitare il traffico
quello che saluta tutti i motociclisti
come fossero fratelli
quello che guidando l'auto quando
incrocia una moto gli viene di fare il
saluto
quello che se sente un rombo di una
moto si gira a guardare come avesse
visto la donna piu' bella del mondo
quello che non pensa alla meta ma al
viaggio
quello che non vorrebbe mai arrivare
quello che non sente ne il caldo ne il
freddo quando è in moto, l'importante
è guidarla
quello che dopo ore di viaggio e
tante curve, nonostante sia
stanco è felice come un bambino
quello che dopo una giornata intera in
moto la sera va a letto e non vede
l'ora di alzarsi la mattina e ripartire
quello che ci parla con la sua moto
quello che se pensa di cambiare
modello si sente in colpa con l'attuale moto come se stesse per
tradirla
quello che seduto in cima ad un
passo se ne sta seduto a guardare
l'orizzonte e gettando un'occhiata
alla propria moto la ringrazia per
averlo portato a vedere quello
spettacolo
quello che qualsiasi cosa dicano della
sua moto o per quanto brutta sia lui
l'adora e guai a chi la tocca
quello che se potesse lascerebbe la
propria vita di obblighi e costrizioni e
partirebbe in giro per il mondo senza
fermarsi mai.
Questo è per me un motociclista ed è quello che provo quando la
guido, e se riesci a fare tutto questo insieme alla donna che ami e con
degli amici che la pensano come te allora è tutto perfetto.
Varalbatros
FELICE DI ESSERE UN MOTOCICLISTA
Una
volta, qualche anno fa, il papà di uno di noi che ora non c'è più, il
papà di un Angelo con il n°24 sul cupolino e nel cuore ci ha definiti
cosi:
"… Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai
ascoltato più di tanto, ma essendo un gran "capoccione" me li ha voluti
far conoscere uno ad uno, questi ragazzi da abbracciare e baciare come
figli propri, immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro caschi
sgargianti, tutti veri DURI!
Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo. Ma provate ad alzare
loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi,
puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare
fino infondo alla loro anima per vedere com'è candida. Provate poi a
togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni
innamorati della vita, dei week-end a bistecche e salsicce, ma ancora
tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando
la sorte inizia a giocare duro".
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri
insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli... È vero! Rappresentano
quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che
a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre,
ad urlare.
Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e
violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello
senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi
interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non
è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze
costruite sulle nostra ossa rotte.
Sì, è vero, in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di
noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi
bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il
sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto,
una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare,
nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e
distende la fronte...
Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un
giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire
l'urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo
sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o
di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra...
In moto si muore, è vero... ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso...
E se ancora non lo avete capito... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai...
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia
automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di Noi e
vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un
pazzo, rinunciate a capire anche lui...
Lui che nella sua incoscienza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere.
E se vedrete il Motociclista ricambiare il saluto... beh, non c'è nulla di strano sapete?